CONCERTI DI STUDIO DI PRIMAVERA
Quinta edizione – 2019
Direzione artistica: Giovanni Costantni e Giorgio Nottoli
All’interno della rassegna Concerti di studio di primavera 2019, il Master in Sonic Arts dell’Università di Roma “Tor Vergata” presenta:
Primo incontro. Venerdì 5 aprile 2019
Conferenze: ore 15, Laboratorio di Ricerca sul Suono “Piero Schiavoni” – LARS (aula P10, Facoltà di Lettere e Filosofia)
Concerto: ore 18:00, Auditorium “Ennio Morricone”, Facoltà di Lettere e Filosofia
L’improvvisazione nella musica contemporanea
Venerdì 5 aprile 2019 – ore 18:00
Auditorium “E. Morricone”
Facoltà di Lettere e Filosofia, Università di Roma “Tor Vergata” – Via Columbia 1, Roma
(Ingresso libero)
Giuseppe Giuliano Giancarlo Schiafffini
In programma musiche di Giovanni Costantini, Stanislav Makowsky, Corrado Rojac, Giancarlo Schiaffini.
Pianoforte: Giuseppe Giuliano
Trombone: Giancarlo Schiaffini
Regia del suono: Federico Scalas
Prima del concerto, alle ore 15 del 5 aprile, presso il Laboratorio di Ricerca sul Suono “Piero Schiavoni” – LARS (aula P10), al primo piano della Facoltà di Lettere, in via Columbia 1, si svolgerà una conferenza con interventi di alcuni dei compositori dei brani eseguiti al concerto.
Limprovvisazione non si improvvisa (di Giancarlo Schiaffini)
Parlando di improvvisazione in musica si va spesso incontro a equivoci, incomprensioni e ambiguità sia sul significato della parola stessa, sia sul giudizio morale che le si associa. Sembra così naturale oggi, parlando di musica, immaginare un pentagramma con note e pause ben definite, eppure dobbiamo tener conto del fatto che la musica europea, o, meglio, eurocentrica, è l’unica fra tutte le culture del mondo a presentare una scrittura così precisa e meticolosa, e lo è da non più di tre secoli. Infatti quella dell’improvvisazione era prassi comune in Europa fino al XVIII secolo, poi restò patrimonio dei grandi solisti, fino a sparire verso la fine del XIX secolo.
L’improvvisazione è stata ripresa in considerazione in Europa, dopo l’avvento del Jazz, a metà del XX secolo. In questo ambiente culturale si è venuta a creare inevitabilmente una interazione fra scrittura (di cui abbiamo grande tradizione) e creazione istantanea.
Nell’improvvisazione sono insiti il gioco, l’assunzione di un ruolo, l’invenzione, la memoria, l’invio reciproco di stimoli e di provocazioni, l’elaborazione e la negazione di materiali, la decisione immediata. La creatività deve essere sempre risvegliata da stimoli nuovi e diversi, senza adagiarsi sul già detto che funziona. L’esecutore-compositore-improvvisatore si trova quindi davanti una grande, teorica libertà d’azione e molte trappole nascoste come la scelta di infilarsi in percorsi già noti, naturali, automatici e condizionanti.
L’improvvisazione è una tecnica che consente una grande varietà di situazioni espressive e di comunicazione fra musicisti, e non solo, quale forse non è mai stata in passato. Si richiede talento, cultura, pratica, prontezza, padronanza strumentale.
L’improvvisazione non si improvvisa.
Per maggiori dettagli, consulta il programma del seminario e del concerto in pdf, con le note sui brani e le biografie dei compositori.
Programma del seminario e del concerto in pdf