Seminario 2012

TECNOLOGIA ELETTRONICA FRA SUONO E MUSICA
XVI RASSEGNA DI SEMINARI
Giovedì 19 aprile 2012
Ingresso libero

Coordina e introduce Giovanni Costantini

1a PARTE – LE TECNOLOGIE PER L’AUDIO
Aula R3, Dipartimento di Ingegneria Elettronica

Il seminario prende le mosse dalla collaborazione fra il Master in SONIC ARTS, la STEINBERG, una delle maggiori società produttrici di software per l’audio professionale e la YAMAHA, maggiore società produttrice al mondo di sistemi hardware per applicazioni audio professionali. Saranno descritti i nuovi sistemi di controlli modulari CMC, le schede UR per l’integrazione HW/SW e la Digital Audio Networking. Saranno, inoltre, presentate le nuove potenzialità di CUBASE 6.5.

Ore 10:00 – Franco Fraccastoro, Product Specialist, Steinberg Media Technologies GmbH

Il nuovo sistema hardware software Steinberg e l’evoluzione di Cubase

HARDWARE STEINBERG

  • Controller CMC – sistema di controlli modulari
    • Schede UR – integrazione HW SW

CUBASE 6.5

  • I synt VSTi (Retrologue e Padshop – la sintesi granulare)
    • I filtri; Dj-EQ, MorphFilter effect
    • I simulatori per chitarra e il loro possibile utilizzo live: VST Amp Rack
    • Problemi di intonazione: Variaudio
    • L’editing audio: Line comping system
    • La quantizzazione audio su multi traccia
    • Il warp
    • VCM technologies: Neve plug-in

Ore 12:00 – Sandro Chinellato, Commercial Audio Key Account Sales, Yamaha Music Europe GmbH

Digital Audio Networking: l’approccio di Yamaha alle “reti audio”

DIGITAL AUDIO NETWORKING

  • Concetti base su ethernet
    • Hardware (cavi connettori etc.)
    • Topologie
    • Descrizione dei tre protocolli più diffusi
    • Prestazioni
    • Ridondanza
    • Applicazioni future

2a PARTE – LA MUSICA NEL CINEMA
Aula T25, Facoltà di Lettere e Filosofia

Peter Wegele (Composer, Pianist, Arranger, Author)

Film Music in classical Hollywood and today

What is the function of film music and how is it functioning? To answer this, a typical procedure of a film music production will be shown – from the initial spotting session to the final mix down. By comparing the film music of the so-called Golden Age (the 30ies and 40ies) with contemporary film music it will be clear that the basic principles of making film music have not changed too much since then. But there is a clear development in technology and style.
You will hear about Max Steiner, the creator of scores for classics such as Casablanca, King Kong or Gone With the Wind. Max Steiner was one of the pioneers of film music. He was a leading figure in the classical Hollywood and you still hear his influence in the music of John Williams, Howard Shore and the like.v
This is a multimedia lecture dealing with historical, musical and technical parameters of film music. Examples will be demonstrated with audio, video and written music.

HEKA Group (Centro di ricerca ed elaborazione audiovisiva (CREA), Conservatorio “L.Refice” di Frosinone)

Il Piccolo Garibaldino (M.Caserini, 1909) – colonna sonora elettroacustica di HEKA (2011)

Ad un anno dalla presentazione della loro colonna sonora per Kinoglaz (D.Vertov), lavoro che è stato eseguito con successo in Italia e all’estero, il gruppo di composizione collettiva HEKA si ripresenta al festival di Nuova Consonanza con la nuova sonorizzazione di un film muto.
Questa volta è il turno de “Il Piccolo Garibaldino” (1909), pellicola di minore durata rispetto al precedente lavoro di HEKA ma nella quale i compositori Amoroso, D’Agostino, De Siena, Leone, Mudanò e Paolozzi hanno messo in campo tutta l’esperienza acquisita con il precedente lavoro.
Il lavoro di sonorizzazione è stato commissionato da Nuova Consonanza nell’ambito dei festeggiamenti per il 150° anno dell’unità d’Italia e presentato per la prima volta il 20 Novembre 2011 durante la 48° edizione del festival dell’associazione romana.
Il contenuto dei circa 13 minuti del film, incentrati sull’unificazione nazionale e il patriottismo, non potrebbe essere un tema più attuale. Lontani dall’idea di compiacere il pubblico degli addetti ai lavori con vuoti virtuosismi elettroacustici e sofisticate trovate di disegno sonoro, il collettivo di sei compositori offre un concentrato acustico fatto di scomode riflessioni circa il problema dell’identità nazionale in Italia dopo 150 anni di unità.

I commenti sono chiusi