Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
Master in Sonic Arts (Tecnologie e Arti del Suono)
In collaborazione con:
Facoltà di Lettere e Filosofia, Facoltà di Ingegneria
Tecnologie e Arti del Suono – Concerti di studio di primavera
Sonic Arts – Springtime study concerts
Il Master in Sonic Arts presenta la prima edizione del Ciclo di Musica Elettroacustica “Concerti di studio di primavera”, costituita quest’anno da tre appuntamenti inseriti nell’ambito del Corso di “Analisi e Composizione Elettroacustica” del Master in Sonic Arts e del Corso di “Musica Elettronica” della Facoltà di Lettere. Ciascuno degli appuntamenti sarà dedicato ad un tema di rilievo nel contesto della musica contemporanea elettroacustica e comprenderà, oltre al concerto, interventi e discussioni sullo stesso tema volti ad estendere ed approfondire gli aspetti storico/analitici, tecnici ed artistici legati alle pratiche musicali coinvolte, sia compositive che esecutive. Gli obiettivi principali del Ciclo di Musica Elettroacustica “Concerti di studio di primavera” sono due: il primo è quello di affiancare all’attività didattica del Master in Sonic Arts una partecipazione attiva degli studenti ad eventi musicali di livello internazionale dove gli aspetti tecnici ed artistici affrontati nei corsi siano approfonditi in un contesto vivo e stimolante. Il secondo è quello di coinvolgere studenti e docenti di discipline contigue e chiunque sia interessato nella fruizione di musiche contemporanee d’arte solitamente assenti dall’offerta dei programmi di concerto usuali o dalla programmazione musicale dei grandi media. In questo ciclo si vuole introdurre l’ascolto della musica elettroacustica con semplicità e senza dar nulla per scontato, ma senza rinunciare alla complessità e profondità dei temi associati a ciascun evento. I temi affrontati in questa prima edizione sono:
1) 28 aprile ore 18, Audtorium “E. Morricone” – La musica elettroacustica dal vivo
Solo ed elettronica: concerto del flautista Gianni Trovalusci
Musiche di G. Costantini, D. Guaccero, G. Nottoli, P. Rotili, R. Santoboni, J.G. del Valle Méndez
2) 8 maggio ore 18, Audtorium “E. Morricone” – L’improvvisazione e il caso in musica
Improvviso: concerto di Giuseppe Giuliano (pianoforte) e Sergio Armaroli,(percussioni)
Musiche di J. Cage, F. Evangelisti, G. Giuliano
3) 15 maggio ore 18, Audtorium “E. Morricone” – La musica acusmatica e con immagini
Musica di solo suono e musica visuale: concerto multimediale
Musiche di L. Cicala, G. Delgado, F. Dhomont, H. Ishii, W. Jentzsch, M. Mary, G. Silvi.
Ogni concerto sarà preceduto, alle ore 15, da interventi e discussioni sul tema del concerto, che vedranno la partecipazione di: G. Costantini, G. Giuliano, M. Mary, G. Nottoli, P. Rotili, G. Sanguinetti, R. Santoboni, G. Schiaffini, G. Trovalusci.
Nei concerti si utilizzerà il sistema d’ascolto multicanale dell’Auditorium “Ennio Morricone”, dotato di 44 altoparlanti collocati alle pareti e al controsoffitto, che consente di realizzare una proiezione del suono in tre dimensioni, intorno e al di sopra dell’ascoltatore, costruendo uno spazio sonoro distribuito e dinamico.
Giovanni Costantini
Direttore del Master in Sonic Arts
Docente di Musica Elettronica
Giorgio Nottoli
Docente di Analisi e Composizione di Musica Elettroacustica
Concerti e seminari sono ad ingresso libero e gratuito.
Tecnologie e Arti del Suono – Concerti di studio di primavera
Sonic Arts – Springtime study concerts
Temi dei concerti e dei seminari
28 aprile – La musica elettroacustica dal vivo: Solo ed elettronica
La musica elettroacustica è oggi profondamente fusa con quella strumentale di cui ormai costituisce un complemento essenziale. Difficile è ascoltare un concerto di musica contemporanea d’arte senza che vi sia un qualche intervento elettroacustico più o meno importante. Il genere solista con elettronica, poi, è oggi fortemente diffuso nei programmi di concerto e praticato ed amato dagli esecutori che vi trovano una sostanziale estensione delle possibilità tecniche ed espressive del loro strumento. Questo genere mette in primo piano e in profonda ed evidente relazione lo strumento acustico ed il mezzo elettronico, i due aspetti sono quindi spinti al massimo livello, lo strumento resta in primissimo piano, l’elettronica rende possibile una profonda trasformazione del solismo strumentale.
8 maggio – L’improvvisazione e il caso in musica: Improvviso
L’improvvisazione in musica è antica quanto la musica stessa e, nella storia ha assunto funzioni e modalità di manifestarsi assai diverse. Nella musica d’avanguardia del secondo ‘900, dopo la rivoluzione di John Cage, l’improvvisazione nella musica contemporanea d’arte si diffonde e si sviluppa ovunque. Nascono gruppi che praticano l’improvvisazione libera, celebre fra questi il “Gruppo di improvvisazione di Nuova Consonanza” guidato da Franco Evangelisti. In molte composizioni di quegli anni, ’60 e ’70 del ‘900, e, in alcuni casi, sino ad oggi, si introducono parti improvvisate e si sviluppano metodi per il controllo compositivo di tali parti.
15 maggio: La musica acusmatica e con immagini: Musica di solo suono e musica visuale
Il genere “acusmatico”, proprio per l’assenza di esecuzione dal vivo, rappresenta un caso a se nella storia della musica; si tratta del genere erede della Tape music, i francesi lo chiamano anche la musique du son, musica fatta di solo suono dove non vi è nulla da vedere, acusmatica quindi. Questo genere musicale fu reso possibile dall’invenzione della registrazione mediante nastro o disco ed è quello che ha più caratterizzato la nascita della musica elettronica e concreta. Il compositore fissa il risultato sonoro sul supporto lavorando in modo simile ad un pittore o ad uno scultore. In Italia, specialmente a Roma, è diventato assai difficile ascoltare questo genere in concerto, mentre in Germania, Francia, in tutto il Latino-Amarica ed anche (raramente) a Milano vi sono manifestazioni dedicate a questo genere della musica elettroacustica che, malgrado il disinteresse da parte delle istituzioni preposte alla diffusione della musica in Italia, vanta una copiosa produzione (una stima, forse riduttiva, potrebbe essere di oltre 1000 composizioni prodotte ogni anno nel mondo).
La “Musica visuale” costituisce un nuovo modo di considerare la musica con immagini. Qui è lo stesso compositore a concepire e realizzare la parte sonora e visiva dell’opera. Nella “Musica visuale” i due aspetti risultano completamente interrelati, ad ogni “figura” musicale corrisponde una analoga “figura” visiva. Per queste caratteristiche la musica visuale è facilmente associabile a quella acusmatica di cui potrebbe costituire un’estensione che ingloba il linguaggio visivo con modalità coerenti.