Phonurgie di Francis Dhomont (1998), Acusmatico – Cycle du son, 4
To Inés Wickmann and her found objects
First prize at the III CIMESP 1999, Concurso Internacional de Música Eletroacústica de São Paulo, Brazil.
First prize at the 1rst International contest of Electroacoustic music “CibertArt” 1999, Valencia, España.
Phonurgie was commissioned by the Deutscher Akademischer Austauschdienst (DAAD, Berlin), and realised on the INA-GRM’s SYTER system (Paris) and in the composer’s personal studio (Montreal). It was premiered on September 25, 1998, during the “Inventionen ‘98” Festival in Berlin.
Phonurgie is the fourth part of my Cycle du son (Sound Cycle), a celebration of “musique concrète”, an art which has persevered through a series of incessant mutations and metamorphoses.
This new Cycle (which follows the Cycle de l’errance and Cycle des profondeurs) is divided into four sections:
1- Objets retrouvés (“Tombeau de Pierre Schaeffer”, GMEB, 1996), 2- AvatArsSon (INA-GRM, 1998), 3- Novars (INA-GRM, 1989), and 4- Phonurgie (DAAD,1998). These four works constantly bounce off each other, call out to oneanother, reply, complement and extend by way of echoes: allusions, commentaries, diversions. With total artistic freedom, these pieces evoke a historical journey and try to bring out the connection between Schaeffer’s moderate “object” of observation and the wildest “metamorphologies” of the Art of Sound, our contemporary Ars Nova. Undeniably, “musique concrète” has created an unprecedented musical upheaval.
Fifty years after the first musique concrète experimentations and on the brink of a new century, Phonurgie (invented word meaning fabrication, shaping, creation of sound) offers a vision of the current state of this new art, which has become an independent art of sound.
The title of this last section of the Cycle refers to the importance of the “invention” – that is
the discovery – of sound.
Although the technological tools have changed and the colour of the sound has evolved, the morphological thoughts and constructions have remained true to the ideals of the first “concerts de bruits” (noise concerts).
2261 di Mario Mary (2009), Acusmatico (8 canali)
Menzione in Concorso Internazionale Musica Viva 2011 (Portogallo)
Menzione in Concorso Internazionale Méthamorphoses 2010 (Belgio)
La composizione lavora meticolosamente lo spazio multicanale attraverso una tecnica personale d’orchestrazione dei materiali elettroacustici e una concezione polifonica di spazio. Il vantaggio principale di queste tecniche è la possibilità di stabilire livelli elevati di complessità polifonica in modo controllato e comprensibile.
Per la prima esecuzione di questo pezzo, ho scritto una storia fantastica. “L’ultimo rapporto dell’Istituto di Musicologia Scientifica di Parigi, datato aprile 2261, rivela una scoperta sconvolgente: un gruppo di ricercatori ha trovato un messaggio in codice “4DS” (sistema audio 4D, brevettato nel XXIV secolo dalla società Trucho Sound) in un lavoro elettroacustico all’inizio del XXI secolo (…). Inoltre, i ricercatori scientifici sono molto perplessi dal titolo dell’opera, perché indica esattamente l’anno in cui il messaggio codificato e nascosto sarebbe stato scoperto. Da parte sua, la società Trucho Sound vieta di rivelare il contenuto del messaggio”.
Aquatic di Ishii Hiromi (2015), Audiovisuale
The material sounds are the voice of whales, a processed sounds from a small bell and rice grains.
The material for moving images is a picture of fishes taken at an aquarium.
Implying and symbolizing the activities of underwater-livings was the idea for this piece. This piece was composed in memory of my old colleague the late Prof.Maniwa who was a specialist of marine acoustic and the SONAR-system.
Ideogrammi ad Anello di Leonardo Cicala (2014), Acusmatico
La diminuzione del desiderio di inventare il futuro, di progettare l’avvenire, che caratterizza questi ultimi tempi, ha di fatto spostato la creatività nell’ambito della distruzione piuttosto che della costruzione. Questo brano nasce da un viaggio interiore che indaga nella memoria, forse collettiva, per cogliere e raccontare il conflitto, il crollo, la corruzione, il deterioramento. Ho costruito sequenze registrando il suono emesso da corpi sonori attivati elettricamente, per frizione e per mezzo del soffio, ed ho creato sequenze sonore per mezzo di processi di sintesi e di rimanipolazione randomica. Le ho selezionate e montate (come per la pellicola di un film) al fine di realizzare un percorso sonoro capace di narrare il deterioramento attraverso una sorta di processo di “evaporazione” del materiale sonoro.
Decadenze di Giuseppe Silvi (2014) – Acusmatico
Brano acusmatico appartenente al progetto “Cadenze” del quale è l’intermezzo tra i due brani live electronics “Cadenza per Marimba” e “Cadenza per Timpani”. “Decadenze” è il luogo di incontro, il corto circuito timbrico e materico, il momento tra l’appena passato e l’imminente futuro rappresentati dai due brani live che lo precedono e seguono.
Particle world di Jentzsch Wilfried (2014), Audiovisuale
In this audiovisual composition, images and music are closely related at the level of the smallest unit of auditive and visual perception: Particle Synthesis. The number of visual particles varies between 1800 and 25000 per second. Their physical parameters, such as „evolution speed“ and „complexity“, allow to further modify the structure. Transitions between parameter values are interpolated.
A lute constitutes the unique sound source. It has been processed by granular transformations, spectral extraction and spectral compression. Two new sounds, harmonics and noise, have been generated from spectral extraction. The amplitudes have been separately calculated in two parts: high and low frequencies, which were converted to keyframes. The resulting factor of the keyframes „z“ has been used to generate the movements of the camera-position near the center of the image.
The relationship between both media is primarily interactive. Sound characteristics react directly to the particles. For instance, the amplitude of the music controls the movement of a 3D rotating camera (x,y,z). This interactivity creates complex movements in space and time, varying in density and color (see the orange line moving in the images).
This piece is an experiment correlating audio to visual in order to create vivid expressions. It is made possible only through cutting-edge digital technology. Let´s „See the Sound“.
Permanente e transitorio di Gustavo Adolfo Delgado (2015), Acusmatico
Prima esecuzione assoluta
La composizione sviluppa due concetti che a una prima lettura si presentano come contrapposti.
Attraverso il montaggio e la combinazione di diverse tecniche di missaggio e sound design utilizzate nel cinema, nei videogiochi e nella musica elettronica, sono stati creati numerosi materiali di tipo “impact sounds” da cui, attraverso l’analisi spettrale empirica con il software SpectraLayers, verranno identificate e isolate delle frequenze di risonanza. Esse saranno poi enfatizzate per ottenere del materiale stabile (permanente) da utilizzare nella composizione come transizione e/o ponte verso diversi materiali opposti che per la loro struttura dinamica saranno di carattere breve e temporaneo (transitorio). Grazie alle trasformazioni spettrali delle risonanze ottenute mediante modulazione di frequenza (FM) in tempo reale, realizzata in MaxMSP, questi materiali apparentemente opposti sembreranno essere più vicini di quanto si possa pensare.
In questo modo, un singolo oggetto sonoro diventa un materiale di spettro e/o frequenza portante variabile nel tempo Fc(t) a cui si applica un segnale audio modulante variabile nel tempo di frequenza Fm(t) che altera, o “modula” la frequenza dell’onda portante.
Mediante l’implementazione di automazioni che modificano sia l’andamento dell’indice di modulazione I(t)=d/Fm che della frequenza di modulazione Fm(t) si potranno ottenere dei mutamenti dinamici della ricchezza spettrale del suono risultante.